UOMO: PAVIMENTO PELVICO E NERVO PUDENDO

Quando si pensa al pavimento pelvico, lo si associa spesso alla donna, ma anche nell’uomo ha una funzione essenziale. La salute pelvica è importante per tutti e prevede una buona salute e funzione dell’intestino, della vescica e degli organi riproduttivi. Quando una condizione medica o una lesione influiscono sulla salute pelvica si deve ripristinare una corretta funzionalità. Sebbene questo complesso di muscoli sia nascosto alla vista o poco conosciuto, si possono controllare coscientemente e in conseguenza essere allenati come i muscoli di un braccio, delle gambe o dell’addome.

La forza o la debolezza, e la funzione muscolare del pavimento pelvico maschile è influenzata da una serie di fattori, tra cui:

  • Inutilizzo o sovraccarico (assenza o eccesso di sport).
  • Una storia di mal di schiena.
  • Costipazione e sforzi nello svuotare le viscere.
  • Essere in sovrappeso o obesi.
  • Prostatiti ricorrenti.
  • Sollevamento di carichi pesanti (lavoro o palestra).
  • Tosse cronica o starnuti (ad es. a causa di asma, fumo o febbre da fieno).
  • Precedente lesione alla regione pelvica (es. caduta, chirurgia o radioterapia pelvica).
  • Età avanzata.

I muscoli del pavimento pelvico funzionano per supportare il nostro tronco, bacino e organi pelvici in sincronia con tutti gli altri apparati del corpo. Qualsiasi incoordinazione tra questi muscoli e gli organi può causare problematiche come:

  • incontinenza urinaria o intestinale.
  • disfunzioni erettili.
  • l’eiaculazione precoce: difficoltà nella gestione dei tempi dell’orgasmo o impossibilità di resistere alle contrazioni che portano all’eiaculazione.
  • dolore perineale (prostatite, cistite interstiziale, dolore al coccige, dolore a livello anale).
  • sindrome del dolore pelvico cronico (nervo pudendo)
  • emorroidi, ragadi e fistole anali.

In generale la terapia per la riabilitazione pelvica può includere:

  • Trattamenti sia interni che esterni, utilizzati a seconda dei casi.
  • Esercizi di rafforzamento e stretching.
  • Utilizzo del biofeedback per riacquistare il controllo dei muscoli del pavimento pelvico.
  • Stimolazione elettrica.
  • Tecniche manuali, tra cui rilascio miofasciale, terapia cranio sacrale, manipolazione viscerale, e mobilizzazioni articolari.
  • Tecarterapia.

Personalmente, come ho già scritto in altri articoli, credo che un approccio globale sia l’arma vincente. Come nella donna le problematiche pelviche maschili sono sempre ricondotte a più fattori o un insieme delle cause descritte in precedenza. Svolgere il lavoro con la terapia fisica (riabilitazione con macchinari vari) spesso non porta risultati soddisfacenti, ma bisogna integrarlo al lavoro manuale locale e globale sul corpo associato a cure farmacologiche, alimentari, psicologiche e sportive.

CONCLUSIONI

Nella mia pratica clinica sulle problematiche maschili mi concentro molto sul lavoro del diaframma e sulla competenza addominale perché sono le basi per tutto il lavoro successivo  sul pavimento pelvico (pavimento pelvico diaframma e benessere).

Soltanto lavorando in sincronia su tutti questi aspetti si possono avere risultati duraturi, perché la cura di un singolo problema fa si che che gli altri prendano il sopravvento e riportino la situazione iniziale a recidivare più volte creando frustrazione e sconforto nell’uomo.

La riabilitazione del pavimento pelvico può aiutare l’uomo a vivere meglio la propria vita privata, quotidiana, affettiva e di relazione. Alla base della riabilitazione ci deve essere la motivazione perché è un processo lungo che comporta vari cambiamenti dello stile di vita e non è ricondotto esclusivamente alla terapia del fisioterapista. Se non è motivato il paziente difficilmente guarisce!

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