TRAUMATOLOGIA

Traumatologia

La traumatologia è la branca della medicina che studia gli effetti di avvenimenti lesivi improvvisi e violenti (traumi) che arrecano danni ai vari apparati dell’organismo.

La terapia manuale in fisioterapia si occupa di studiare le modalità e le tecniche di intervento per ripristinare l’integrità dell’organismo stesso. La terapia manuale ortopedica (OMT) è una specializzazione della fisioterapia per il trattamento di patologie Neuro-muscolo-scheletriche che si basa sul ragionamento clinico.

L’ arte di curare i malati con le mani è una pratica molto antica della medicina e negli anni si è sviluppata grazie allo studio di specialisti della medicina, fisioterapia e riabilitazione che hanno definito i concetti fondamentali della Terapia Manuale nella Fisioterapia. La terapia manuale è una branca della fisioterapia che si propone di attenuare la sintomatologia algica associata a disturbi neuro-muscolo-scheletrici ottimizzando le capacità funzionali del paziente.

Essa si basa su un processo fondato su tre punti ben precisi.

  1. Analisi clinica del paziente volta a valutarne le capacità motorie; questa prima fase è essenziale perché consente di individuare il problema e le ripercussioni dello stesso sulla vita quotidiana dell’individuo.
  2. Esame fisico e test dedicati permettono di analizzare il disturbo più da vicino in modo tale da studiare un piano terapeutico diverso per ogni paziente.
  3. Impostazione della terapia mirata sulla base dei risultati trovati.

All’interno di ogni metodo si può integrare la Miofibrolisi, Esercizi posturali, Esercizi propriocettivi, Esercizi di riadattamento muscolare e la Neurodinamica.

Nell’esame soggettivo, il terapista raccoglie informazioni su:

  • PROBLEMA PRICIPALE: dolore, rigidità, limitazione funzionale, disturbi della sensibilità ecc.
  • LOCALIZZAZIONE: che serve per ipotizzare una o più strutture coinvolte.
  • STORIA: serve per capire se c’è un problema cronico, se è avvenuto un trauma, se è avvenuto spontaneamente, con una nuova attività, con movimenti ripetuti in posizioni non fisiologiche ecc. Queste informazioni aiuteranno il fisioterapista ad effettuare una prognosi riabilitativa.
  • COMPORTAMENTO: serve a valutare le attività che fanno migliorare o peggiorare il sintomo, e a valutare l’andamento durante le 24h.

Durante la VALUTAZIONE FISICA il fisioterapista effettua:

  • OSSERVAZIONE DEL PAZIENTE: per ipotizzare la o le strutture coinvolte.
  • DIMOSTRAZIONE FUNZIONALE: facendo compiere movimenti specifici al paziente è possibile confermare o meno l’ipotesi della struttura coinvolta.
  • MOVIMENTI ATTIVI: attraverso il movimento (Flessione, Estensione, Rotazione ecc.) da parte del paziente, è possibile confermare e identificare i sintomi o i segni riferiti durante l’esame oggettivo.

A volte può essere utile anche effettuare un Esame Neurologico o dei Test Neurodinamici.

Tutte queste informazioni sono quelle che consentiranno il ragionamento clinico, ossia il processo che porterà il fisioterapista a prendere decisioni cliniche sul processo riabilitativo. Nel corso delle sedute le decisioni terapeutiche saranno modificate fino a realizzare un intervento efficace per ogni paziente.

Una volta effettuata la valutazione, il Fisioterapista esegue delle tecniche manuali differenti a seconda della necessità del paziente, che hanno lo scopo di:

  • Ridurre il dolore.
  • Aumentare il range di una articolazione.
  • Ridurre il gonfiore (provocato ad esempio da una distorsione o da un intervento chirurgico).
  • Normalizzare la funzione muscolare.
  • Ridurre l’infiammazione.

Durante l’esecuzione di una o più tecniche il terapista continua ad effettuare la sua valutazione ed applicare il ragionamento clinico. La partecipazione del paziente è molto importante, in quanto la variazione della sintomatologia dopo il trattamento e prima del precedente, è fondamentale per capire l’efficacia del trattamento, decidere come procedere e raggiungere l’obiettivo prefissato.

Parte integrante della Terapia Manuale ma, non secondaria, è quella di consigliare e insegnare degli esercizi specifici da dare al paziente per la gestione autonoma del suo problema. La caratteristica degli esercizi è quella di essere di facile esecuzione e di breve durata.

Il mio approccio

Un approccio basato sulla terapia manuale di diverse tecniche altamente specifiche, e l’integrazione con altre metodiche o terapie strumentali ( basate sul ragionamento clinico fatto precedentemente) fa si che la terapia sia indicata per tutte le persone con problemi neuro-muscolo-scheletrici di qualsiasi età, sportivi e non.