Cefalea o mal di testa: facciamo chiarezza
La cefalea, o mal di testa, è un disturbo molto diffuso. Con il termine “cefalea” si definisce un dolore localizzato a livello del cranio, provocato dalla stimolazione di strutture intracraniche sensibili al dolore.
Le cefalee si dividono in primarie e secondarie:
Le cefalee primarie non dipendono da un’altra patologia e le principali sono:
- Cefalea tensiva e cervicogenica.
- Cefalea a grappolo.
- Emicrania con o senza aura.
- Emicrania senza aura mestruale.
Le cefalee secondarie sono quelle forme di mal di testa che a differenza delle cefalee primarie hanno una causa identificabile, come ad esempio:
- Problematiche dei denti o infezioni.
- Traumi del collo o alla testa.
- Disordini muscolari o articolari della mandibola o del cranio.
- Patologie psichiatriche.
- Altre patologie specifiche.
Per chi soffre di cefalea primaria è fondamentale individuare e eliminare i principali fattori “stressor” associati perché questo è l’unico modo per ridurre l’irritabilità del sistema nervoso centrale e diminuire la frequenza, la durata, l’intensità e la disabilità degli attacchi di cefalea, nonchè ridurre il rischio di cronicizzazione e la resistenza ai farmaci.
Cefalea Roma Nord: la manipolazione fisioterapica per una riduzione significativa dei sintomi e del dolore
Le più recenti conferme scientifiche ci dicono che la manipolazione fisioterapica ha dimostrato una efficacia significativa nella riduzione dei sintomi e del dolore dall’inizio del trattamento, specie nella cefalea di tipo tensivo in forma cronica o con elevata frequenza di crisi.
La cefalea tensiva è quella più diffusa, derivante soprattutto da contratture muscolari del collo e della testa, ma anche da scorretta postura o disturbi temporo-mandibolari.
I dolori e le disfunzioni del rachide cervicale sono al quarto posto nella classifica mondiale delle cause di disabilità funzionale e lavorativa. Inoltre la sua insorgenza potrebbe essere talvolta ricondotta anche a disagi emotivi come ad esempio ansia e depressione, o ad abuso di farmaci (o doppia azione tra effetti collaterali del farmaco e fattori stressanti).
Alleviare la sintomatologia dolorosa per migliroare la qualità della vita
Alleviare la sintomatologia dolorosa ha vantaggi sia a breve che a lungo termine: significa innanzitutto migliorare la qualità di vita di chi soffre di emicrania e ridurre alcune fra le più importanti e possibili conseguenze quali la disabilità, la frequenza, l’intensità e/o la durata dell’attacco cefalgico (diaframma e benessere).
La fisioterapia può portare miglioramenti effettivi sull’assunzione di farmaci antidolorifici, spesso correlati a reazioni avverse, ed il cui dosaggio può ridursi notevolmente.
Vari studi hanno analizzato come tecniche fisioterapiche posturali, tecniche manipolative o tecniche fasciali hanno portato netti miglioramenti ai pazienti che le hanno eseguite. Nelle cefalee è importante una valutazione viscerale osteopatica e del lavoro del diaframma al fine della riuscita di un buon trattamento. Nella seduta unisco sempre con un approccio integrato i punti di forza delle varie metodiche riunendole nella stessa terapia.