FISIOTERAPIA O OSTEOPATIA: QUALE SCEGLIERE E PERCHÉ?

Una delle domande che mi vengono fatte più spesso è: 

Che differenza c’è tra il fisioterapista o l’osteopata?

In molti si saranno chiesti, di fronte a un disturbo fisico, quale fosse la via più adatta per risolvere il proprio problema. Vediamo in cosa consistono le differenze.

La Fisioterapia

La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione di pazienti affetti da patologie di varia natura. Le aree in cui agisce sono molteplici, tra le quali patologie di origine ortopedica, traumatologica e non, ma anche patologie neuromotorie del sistema nervoso, di quelle reumatologiche, geriatriche, pediatriche, e cardio-respiratorie.

La fisioterapia si occupa anche della risoluzione dei disturbi dell’apparato stomatognatico (occlusione  dell’articolazione temporo-mandibolare), dell’apparato urologico e del pavimento pelvico (vulvodinia e patologie correlate). Si avvale poi di tutta una serie di metodiche che comprendono tecniche di terapia manuale e manipolativa, massaggio, chinesiterapia attiva e passiva, rieducazione posturale, dell’utilizzo di macchinari elettromedicali (come per esempio la Tecarterapia o la laserterapia).

L’Osteopatia

L’osteopatia è una disciplina olistica alternativa, che mira alla prevenzione e alla cura delle disfunzioni e degli squilibri del corpo del paziente nella sua globalità e nell’interazione tra i sistemi: nervoso, muscolo-scheletrico, viscerale e cranio-sacrale. Si tratta quindi di una forma di medicina manuale che può curare il paziente tramite la mobilizzazione dei vari apparati facilitando l’attivazione di quei meccanismi insiti nel corpo umano di autoriparazione ed autoguarigione. 

Quindi sia il fisioterapista che l’osteopata partono da una valutazione del paziente nella sua globalità, della sua postura e dei sui problemi. Si avvalgono fondamentalmente della terapia manuale con tecniche di varia tipologia, che comprendono la manipolazione delle articolazioni della colonna e degli arti, il trattamento delle fasce del tessuto connettivo che avvolge muscoli e visceri e quello delle ossa e dei tessuti compresi nel sistema cranio-sacrale.

Tutte e due le professioni si occupano del benessere della persona utilizzando semplicemente tecniche diverse in base alla preparazione e al punto di vista della persona che le esegue.

Da chi andare e quale scegliere?

Il problema a mio avviso è legale e non tecnico. Il Fisioterapista è per legge il professionista sanitario che, dopo tirocinio universitario, si è laureato e ha superato un Esame di Stato di abilitazione alla professione e le cui competenze sono definite nel proprio profilo professionale. Fa parte delle professioni sanitarie (logopedista, infermiere, podologo etc), è iscritto ad un albo con cui DEVE avere per legge una assicurazione a tutela del paziente, e può emettere una fattura sanitaria per il lavoro svolto.

Definire la figura dell’Osteopata è complesso perché in Italia ad oggi non esiste un percorso di formazione universitaria e di abilitazione ma la formazione è svolta da enti privati. C’è un progetto futuro per il profilo professionale dell’osteopata ma al momento non è in vigore. Per questo motivo, allo stato attuale delle cose, solo i medici e i fisioterapisti sono abilitati per legge ad utilizzare le tecniche manipolative per fini terapeutici e di cura come sottolineato in una nota del Ministero della Salute.

https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=20415

E’ importante dunque che tutti i pazienti, per la tutela della propria salute, anche per l’osteopatia, facciano riferimento a professionisti sanitari regolarmente laureati ed iscritti ad un albo. Un fisioterapista e un medico possono frequentare il corso di osteopatia ed eseguire trattamenti osteopatici ma non viceversa. L’osteopata può lavorare fiscalmente come operatore del benessere ma non come sanitario e per questo non può emettere fatture sanitarie (anche per pratiche o rimborsi assicurativi).

Per concludere, l’articolo non vuole fare polemica tra le due figure professionali, ma vuole semplicemente informare le persone, che devono scegliere come curarsi, come vengono riconosciute dalla legge italiana le professioni descritte.
Mentre il fisioterapista è una figura professionale riconosciuta nel panorama sanitario nazionale, in quanto, oltre al medico, ha accesso al trattamento manuale terapeutico del paziente, l’osteopata, in Italia, non è considerato come tale e pertanto si rende assolutamente necessaria la laurea di fisioterapista o la laurea in medicina e chirurgia per poter esercitare la professione osteopatica. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *