RAPPORTI SESSUALI E PAVIMENTO PELVICO

Tutto ciò che riguarda l’argomento sessualità viene considerato argomento tabù, difficilmente se ne parla e ancor meno se ci sono delle difficoltà. Siamo bersagliati da immagini o modelli di perfezione (anche sessuale o genitale) e la pressione sociale e la mancata educazione sessuale non aiutano ad affrontare il problema. La sessualità è una funzione complessa, coinvolge l’aspetto fisico-biologico e quello psico-relazionale. Le disfunzioni sessuali possono interessare le diverse fasi dell’atto sessuale: 

  • il desiderio.
  • l’eccitazione.
  • la capacità di raggiungere l’orgasmo. 
  • la soddisfazione e le tempistiche dell’orgasmo.

I muscoli del perineo sono muscoli volontari e hanno bisogno di esercizio come qualsiasi altro muscolo. E proprio come in qualsiasi altra parte del corpo, esercitando i muscoli, si accresce il tono, la flessibilità, e si aumenta la circolazione sanguigna verso di essi e i tessuti circostanti.

Quando si pensa al pavimento pelvico, lo si associa spesso alla donna; ma anche nell’uomo ha una funzione essenziale. Vediamo nel dettaglio a cosa serve la muscolatura pelvica sotto l’aspetto della sessualità dell’uomo e della donna.

Funzione nell’uomo

Nella funzione sessuale maschile la porzione muscolare del pavimento pelvico partecipa al meccanismo di erezione e di eiaculazione attraverso l’attività contrattile. Nell’uomo l’attività erettile è favorita dalla buona contrazione del muscolo bulbo-cavernoso che avvolge i corpi cavernosi favorendone la compressione. Altri muscoli che partecipano al mantenimento dell’erezione e all’esecuzione del rapporto sessuale sono l’elevatore dell’ano ed i glutei. Per finire i muscoli bulbo ed ischio cavernoso, con delle contrazioni ritmiche, consentono il processo di eiaculazione. Nell’uomo le principali problematiche sessuali sono:

  • la disfunzione erettile: vasocostrizione tissutale locale con riduzione dell’erezione
  • l’eiaculazione precoce: deficit di contrazione del muscolo bulbo ed ischio-caverono con riduzione del ritmo venoso durante l’erezione. A causa del deficit muscolare è presente uno scarso controllo del ritardo della eiaculazione con conseguente eiaculazione precoce.
  • il dolore durante il sesso: problematiche correlate a nevralgie come nel caso del nervo pudendo.

Funzione nella donna

I muscoli del pavimento pelvico sono coinvolti nella funzione sessuale femminile: essi, circondando il canale vaginale, permettono la penetrazione vaginale, lasciandosi distendere durante tale momento. Inoltre sono coinvolti nella fase dell’orgasmo con l’attivazione riflessa di contrazioni ritmiche ripetute. L’azione del bulbo-cavernoso favorisce l’attivazione del complesso clitorideo consentendo un miglior contatto. Inoltre l’azione del muscolo elevatore dell’ano consente di fare aderire meglio le pareti vaginali al pene aumentando la stimolazione per entrambi. L’orgasmo è mantenuto dalle rapide e multiple contrazioni del bulbo ed ischio cavernoso. Nella donna possiamo trovare principalmente 3 problemi che possono essere distinti o coesistere:

  • Ipotono: debolezza della muscolatura (per esempio dopo il parto) che determina una riduzione della percezione del piacere sessuale con conseguente riduzione della lubrificazione vaginale (diastasi addominale, diaframma e pavimento pelvico).
  • Dolore: la cui presenza blocca l’eccitazione mentale e fisica, o porta alla rinuncia o all’evitamento dell’atto sessuale.
  • Ipertono: eccessiva contrattura dei muscoli che può portare dolore o impossibilità ad avere rapporti.

Conclusioni

In entrambi i sessi la buona funzionalità dei muscoli del pavimento pelvico consente una buona vascolarizzazione. Quest’ultima è alla base di un buon funzionamento di tutto l’apparato durante la fase del coito ed un aumento della sensibilità degli organi sessuali. 

Il pavimento pelvico, come molte delle altre strutture del nostro corpo, può andare in contro a disfunzioni, patologie e può essere sottoposto a terapie di riabilitazione. Come ho sottolineato in altri articoli sul pavimento pelvico non è importante concentrarsi solo sul sintomo che ci riferisce il nostro paziente, ma fare un’attenta diagnosi e una valutazione globale che non veda esclusivamente la problematica localmente (attività fisica, sport e pavimento pelvico).

Il dolore o una qualsiasi problematica nell’ambito sessuale può essere la punta dell’iceberg che riusciamo a vedere. Mentre la causa, o le cause, possono essere distanti da dove sfocia il problema o possono essere iniziate molti anni prima senza che ce ne accorgessimo.

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